sabato 16 giugno 2012

Lettera Aperta Di GEMMA VECCHIO pres ass. onlus CASA AFRICA

Lettera Aperta Di GEMMA VECCHIO pres ass. CASA AFRICA Cari amici e amiche, sono triste per il riprovevole comportamento razzista dei rivoluzionari della nuova Libia che da tanto tempo perseguitano i "neri". Presso il quartiere di Tawerga a Tripoli le case ora sono vuote e gli abitanti vivono ammassati in stanzine e sgabuzzini anche in 8 - 10 persone: questo quartiere viene chiamato Guantanamo,e la sua gente denuncia che l'hanno spogliata di tutti gli averi, hanno svuotato le case, portati via gioielli e soldi. La popolazione viene sistematicamente perseguitata con raid notturni durante i quali portano via giovani uomini che verranno imprigionati, torturati e uccisi e ragazze che saranno violentate . I parenti, convocati per riconoscere il corpi dei loro cari, li trovano martoriati dalle torture e dalle bruciature di sigarette. Mi chiedo dove sia l'occidente, baluardo della difesa dei diritti umani??????????????????????????? Ai nostri fratelli voglio consigliare di ripassarsi Il Sacro Corano,che afferma: “Non si uccide in nome di Dio Allah” ed al 5.32 recita così ....CHIUNQUE UCCIDE UN UOMO SARA' COME SE AVESSE UCCISO L'UMANITA' INTERA E CHI NE ABBIA SALVATO UNO SARA' COME SE AVESSE SALVATO TUTTA L'UMANITA'. "Gesù disse: CIO' CHE FAI ALLO STRANIERO LO FAI A ME. DIO è amore ed ha creato tutto colorato come la natura, con i fiori, frutti, piante, animali e cose, la terra è il giardino di ALLAH e non si può dire di amare Dio mentre si offende la Sua opera: tutto e tutti devono essere rispettati ed aiutati. Anche il Vangelo cristiano narra che Cristo disse : "chiunque avrà dato cibo a un affamato ed acqua a un assetato, lo avrà fatto a me" ! L'Ospite è sacro in tutte le civiltà. Tutto il genere umano continuamente si sposta per spirito di avventura, per arricchirsi, per sapere e conoscere, per migliorare le proprie condizioni di vita, oppure per sfuggire a catastrofi naturali e alle guerre. Accadde anche al Profeta Maometto di mettere in salvo la famiglia in Etiopia nella regione del Tigray Negash. Il nobile Signore di nome Negash dette protezione e cura alla famiglia del Profeta e si convertì all'Islam,così venne chiamato Mohamed Negash. Il luogo della Sua morte, giunta dopo una lunga e felice vita, è ancora oggi meta di pellegrinaggio da ogni dove. Negash non seppe che il Profeta Maometto ebbe due mogli appartenenti, una al cristianesimo e l’altra all’ebraismo, Maria e Rihana e convisse con loro rispettando le loro fedi senza obbligarle alla conversione. Mariam Kadi , che non si convertì all’Islam, dovette abbandonare la casa coniugale per non convertirsi all'Islam, ma oggi è anche lei meta di pellegrinaggio nel luogo in cui le eressero una chiesa. Ne parlammo già al convegno che organizzammo assieme al Religions for Peace e ad altre associazioni nostre partner. Nella sezione Rifugiati, un membro dell'associazione Tevere raccontò di quanto fossero importanti nella religione Islamica l'accoglienza e la protezione per il rifugiato e che nel Sacro Corano ci sono regole precise per assicurare l'accoglienza, la cura, l'integrazione, il cibo, il lavoro e le cure mediche. Che se il rifugiato dovesse venire a mancare e non avesse eredi, i suoi averi andranno devoluti ad altri rifugiati. Altre belle parole furono spese dai Fratelli Ebrei “...Nessuno può dire mio padre è migliore del tuo essendo noi tutti, figli dello stesso padre”. Il popolo Sudanese è un popolo meraviglioso e merita il premio Nobel per la sua ospitalità, affetto e generosità. Flussi enormi hanno sostato e attraversato il suolo del Sudan in 50 anni, fra questi quelli arrivati poi in Libia e di seguito in Italia e che sono una cifra irrisoria rispetto ad altre, pur tuttavia coronata da polemiche. Il Sudan ha aiutato e ospitato intere generazioni di Eritrei, Etiopici, Somali etc. con grande dignità e affetto, la loro parola è ATFADDAL che significa si accomodi a tavola, con amore ti offrono cibo nelle case sempre aperte, con sorriso e negli uffici con il Futur, la merenda delle 11, un break di mezza mattina. Il popolo Sudanese può impartire lezioni di civiltà. Auguro a tutti loro ogni bene. Consiglio al Popolo libico la conciliazione nazionale. Il male non paga, come dice il grande padre dell'Africa saggia, Nelson Mandela, nonostante tutto quello che hanno subito Lui e il Suo popolo. Il nostro Eroe subì privazioni e torture in carcere, trascorse una vita di sofferenze , ebbe anche la possibilità di una vendetta, invece ha trasformato il dolore in energia costruttiva. E se pensiamo che coloro che fecero del male a Lui e al Suo popolo per generazioni erano occidentali, il suo gesto è ancora più nobile e meraviglioso. Si dice di alcuni di Voi libici, che disprezziate il popolo "nero" e che siete divisi in fazioni. A quale democrazia di queste vorreste assomigliare? Della Somalia, del Congo, dell'Iraq, dell'Afganistan, o ad altre simili? In nome della finta democrazia sono intrappolate in un immane tragedia che tutti quanti conosciamo. Dovete rimediare al più presto possibile prima che sia tardi. Grazie al Colonnello Gheddafi il Vostro è l'unico paese del mondo che detiene la proprietà delle sue risorse per l'85%. Vi ci vuole tutta l'energia del vostro popolo per difendere le vostre ricchezze, per progredire grazie all’istruzione che porta con sé consapevolezza ed emancipazione, al fine di far stare bene e in pace il vostro paese, altrimenti l'odio divorerà voi e le vostre risorse. Auguri pace e prosperità.

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